Cari lettori da 3 a 99 anni, comincerò da un piccolo ricordo. Ero a scuola, avrò avuto nove o dieci anni, la maestra supplente ci mostrò la pagina di un libro, coloratissima. C’erano disegnati tanti omini, ognuno rappresentava un mestiere diverso. C’erano il fabbro, il falegname, c’erano il medico e la ballerina, c’erano l’avvocato e il postino.
C’erano anche lo scienziato, il pittore e il giornalista.
Non c’era lo scrittore.
Chiesi alla maestra il perché. Un po’ sorpresa dalla domanda, rispose che dovevo accontentarmi: c’era il giornalista. Va bene, dissi, ma non ero convinto. Il giornalista è uno che racconta storie vere, o dovrebbe. Lo scrittore è uno che racconta storie quasi vere, non tanto vere, per niente vere. Spesso inventate di sana pianta. Forse non è un mestiere molto serio, e per questo non era rappresentato in quella pagina. Continue reading