La città (invisibile) di Tecla è un cantiere: «le impalcature, le armature metalliche, i ponti di legno», «gru che tirano su altre gru», scale, tralicci. Chi vi arriva, domanda agli abitanti che senso abbia quel costruire: «qual è il fine d’una città in costruzione se non una città? Dov’è il piano che seguite, il progetto?». Continue reading